Mutui a tasso variabile

 

In un mutuo a tasso variabile il tasso di interesse cambierà, per tutto il periodo del mutuo, seguendo i tassi di interesse del mercato. Il tasso di riferimento più usato è l’Euribor, a cui si aggiunge uno spread per calcolare il tasso di interesse del mutuo.
Il valore delle rate da pagare dipende non solo dal tipo di ammortamento, ma soprattutto dall’andamento dei tassi di mercato. Consideriamo un mutuo a rata costante: in realtĂ  se il mutuo è a tasso variabile, la rata sarĂ  costante soltanto se il tasso di riferimento rimarrĂ  costante per tutta la durata del mutuo, altrimenti… varierĂ ! Come?

Immagina di chiedere un mutuo decennale, per un importo di \(200.000\) euro, \(spread=1\%\). Nel primo grafico puoi vedere (in nero) l’andamento di un ipotetico tasso di riferimento; nel secondo grafico invece puoi controllare il variare della rata nel corso degli anni. Puoi confrontare l’andamento delle rate associate all’aumentare del tasso di riferimento (\(Up\)) o al diminuire (\(Down\)). Ad esempio nel grafico qui riportato abbiamo scelto \(Up=1\%\) (in rosso), \(Down=1\%\) (in blu) per creare due nuovi andamenti del tasso di riferimento.

Prova a variare l’andamento del tasso di riferimento (valori \(Up\) e \(Down\)) per vedere cosa succede alle rate!


Spread*: %
Numero di rate*:
(ad esempio: 120 per un mutuo decennale)
numero intero
Ammontare del mutuo*: €
up :
(aumenta il valore del tasso di riferimento)
%
down :
(diminuisci il valore del tasso di riferimento)
%
3 - 1 = ? *: Human Verification
*campi obbligatori

Come limitare le conseguenza delle variazioni del tasso di riferimento? Con Cap e Floor, scoprine di piĂą!